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Città di Civitavecchia

GEMELLAGGIO CON ISHINOMAKI

Il gemellaggio con la città giapponese di Ishinomaki (Prefettura di Miyagi) fu stabilito ufficialmente nel 1971 e successivamente rinnovato 20 anni dopo, nel 1991, con una cerimonia ufficiale con la quale fu anche inaugurata la statua collocata in Corso Marconi, alle spalle della storica Porta Livorno.
Questo gemellaggio affonda tuttavia le sue radici nella storia ormai quattrocentenaria che lega Ishinomaki e Civitavecchia, rispettivamente punto di partenza e di approdo della missione guidata dal samurai Hasekura Tsunenaga, partita nel 1613 per volontà del signore feudale Date Masamune e approdata sulle coste cittadine nel 1615, con l’obiettivo di giungere a Roma per incontrare papa Paolo V. Il viaggio aveva infatti un doppio scopo. Innanzitutto economico e commerciale, perché si chiedeva al pontefice di dare un placet alla volontà del Giappone di aprire nuove rotte verso il Messico. Ma anche religioso, perché al papa fu proposto con una lettera ufficiale di inviare dei propri emissari per evangelizzare il paese asiatico, volendo in tal senso “riparare” alla strage del 5 febbraio 1597, quando 26 tra occidentali e giapponesi furono crocefissi a Nagasaki perché cristiani (passarono alla storia come i martiri giapponesi). Durante il viaggio che toccò le coste anche di altri paesi, Hasekura si convertì al cristianesimo.
La città ha ancora oggi testimonianze importanti di questa amicizia. A partire dalla statua che raffigura Hasekura Tsunenaga, recentemente restaurata, collocata alle spalle della settecentesca Porta Livorno (già nel Seicento principale varco di accesso dal porto alla città), e la Chiesa detta dei “SS. Martiri Giapponesi”, ricostruita nel dopoguerra e affrescata dal pittore giapponese Lucas Hasegawa quale dono alla città di Civitavecchia. La parrocchia, gestita dall’Ordine dei Frati Minori, è oggi l’unica in Europa nella quale sia raffigurata una bellissima immagina della Vergine con indosso un kimono.
Tracce importanti del passaggio della delegazione giapponese sono anche presenti a Roma, al Palazzo del Quirinale, all’epoca residenza di Papa Paolo V, dove in una delle “logge” dipinte nella Sala dei Corazzieri, dedicate alle ambascerie che giunsero nello Stato Pontificio, è chiaramente ritratto anche Hasekura Tsunenaga.
Tra gli eventi degli ultimi anni, va ricordata la grande mobilitazione cittadina che ebbe luogo quasi spontaneamente, con il coordinamento del Comitato Pro Ishinomaki, nel 2011 a seguito del terribile tsunami che l’11 marzo colpì duramente una parte del Giappone ed in particolare proprio la città gemellata, mietendo migliaia di vittime e facendo danni incalcolabili. Una serie di eventi si susseguirono per mesi, consentendo al gruppo di volontari coordinato dal Comune di raccogliere fondi, che furono poi inviati in Giappone per aiutare nella ricostruzione.
In ultimo, ad ottobre del 2015 si sono svolte le celebrazioni per festeggiare la ricorrenza del 400esimo anniversario dello sbarco di Hasekura, con una serie di eventi culturali e folkloristici e la visita di una delegazione del Comune di Ishinomaki, culminate con una sfilata in costume e una cerimonia ufficiale alla quale ha preso parte anche S.E. l’Ambasciatore del Giappone in Italia.